Cronache e informazioni - 3

DIARIO DEL CONGRESSO

15 agosto - Preparazione - S. E. celebra la S. Messa a S. Luca e rivolge parole di esortazione per prepararsi al Congresso Eucaristico. Incomincia nel Santuario l’Ottavario.
16 agosto - Veglia Eucaristica ai Cappuccini. Celebra Mons. Ausiliare.
20 agosto - S. E. sale al Santuario accompagnato da S. E. Mons. Giovanni Costantini, Arciv. tit. di Calossi, Presid. della Comm. Pont. per l’Arte Sacra; ospite dell’Em.mo
23 agosto - Veglia Eucaristica a S. Stefano. Celebra Mons. Ausiliare.
24 agosto - Celebra a S. Luca S. E. il Card. Arcivescovo per un bel gruppo di giovani di A. C. che accompagnano la S. Messa nei punti liturgici principali e fanno la S. Comunione. Alla fine S. E. rivolge brevi e calde parole perchè anch’essi con la "Divina Missionaria" operino alla conquista santa delle anime. Alle 11 Messa solenne di Mons. Dellacasa Presidente dell’Amm. del Santuario e della Comm. Dioc. delle Opere Eucaristiche: i giovani cantano la Messa degli Angeli, molto bene, come alla fine l’inno Eucaristico del Congresso. Alle 18 S. E. va incontro con un immenso popolo e tutto il Clero della città all’Immagine della Madonna a Porta Saragozza e nella Metropolitana dopo il Veni Creator consegna il Crocifisso ai PP. Missionari Masetti, Tucci, Caruso S. J., ai quali si aggiunge P. Como, e con brevi parole come ricevuto dalla Madonna delinea il programma: - I novissimi, il Santo Crocifisso - Ai fedeli dice dover essere anch’essi missionari per la conquista di molte anime - questo deve essere il frutto del Congresso Eucaristico. P. Masetti tiene la predica di introduzione designando le radici dell’incredulità e illustra l’indole della Missione. S. E. chiude con la benedizione Eucaristica.
25 agosto - Incominciano le Sacre Missioni con prediche alle 6,30, alle 10, alle 17 istruzione predica di massima, alle 20,30 catechismo a dialogo, alle 22 conferenza agli uomini. Impartono la benedizione Eucaristica Mons. Vescovo Ausiliare, Mons. Vic. Gen. e per turno i Rev.mi Canonici della Metropolitana.
27-28 agosto - Si porta la ven. Immagine con devoto corteo alla Parrocchia di Cristo Re. Sosta a S. Maria della Carità all’Ospizio dei vecchi, a S. Maria delle Grazie. E’ incontrata da S. E. il Card. Arcivescovo che celebra la S. Messa, e rivolge calde parole alla popolazione, che gremisce la Chiesa. Nel mattino alle 5 è riportata in Metropolitana.
29 agosto - Giornata dei bambini. Raccolti all’Oratorio dei Filippini, in cortei vengono alla Metropolitana e dopo la consacrazione alla Madonna recitata da tutti, seguendo il P. Direttore dei Missionari P. Masetti, ricevono la benedizione della Madonna da S. E. il Card. Arcivescovo dopo brevi parole loro rivolte dall’Em.mo e passano tutti poi ai piedi della Madonna ad offrire i fiori.
31-31 - La Ven. Immagine è portata al Santuario-Parrocchia del Sacro Cuore dei PP. Salesiani. S. E. si reca a riceverla nel bel tempio risorto, rivolge fervide parole al popolo, che lo gremisce e assiste alla solenne Messa cantata con accompagno di sceltissima musica. Alle 5 del mattino è riportata in Metropolitana. Alle 11 si porta all’Ospedale di S. Orsola, preparato a fiori, a drappi assai bene. S. E. celebra la S. Messa innanzi ad una imponente folla di medici, di infermiere, d’infermi, di clero, di popolo. Rivolge brevi parole: portando il grazie della Madonna per la accoglienza veramente figliale e l’augurio che essa sia di letizia a tutti e agli infermi in particolare nella loro infermità, come era scritto sul frontone dell’edifizio - Tu laetitia Israel -. Alle 15 è portata al Ricovero. S. E. si reca a riceverla e benedice con la Ven. Immagine gli ospiti raccolti nel cortile. Sosta poi a benedire l’Istituto dei settuagenari e, nuovamente sostando a S. Vitale ritorna in Metropolitana. Alle 18 ha luogo l’Ora di adorazione per la giornata antiblasfema predicata dal P. Caruso. Assiste l’Em.mo.
3-4 settembre - La Ven. Immagine alle 23 è portata con una bella processione a fiaccole alla Chiesa della SS.ma Annunciata a Porta Procula. S. E. celebra la S. Messa, distribuisce la S. Comunione e tiene un breve fervido discorso al popolo. Benedice un caro infermo agonizzante portato alla Madonna: il dott. Giorgio Leonardi che santamente spira il 4 sera.
5 settembre - Nel pomeriggio S. E. prende parte alla solenne Via Crucis predicata in Metropolitana per suffragio ai defunti.
6-7 settembre - Dopo l’Ora Santa predicata da P. Caruso S. J. celebra la S. Messa per gli uomini, soprattutto dell’ONARMO e della GIOC. - Alle 11 la S. immagine è portata alle Carceri di S. Giovanni in Monte. S. E. la riceve all’ingresso, benedice colla S. Immagine e rivolge parole d’esortazione e di supplica. E’ poi portata all’Istituto Rizzoli. Celebra la S. Messa Mons. Dellacasa. S. E. assiste e rivolge poi paterne parole ai presenti, che gremiscono la grande corsia principale. Alle 14,30 è portata con bella processione alla Villa Seminario Arcivescovile per benedire gli infermi del Centro Putti, S. E. col Seminario e molti Sacerdoti riceve la S. Immagine e dopo il canto delle Litanie e di belle strofe musicali, da parte dei giovani Cappuccini, imparte la benedizione agli infermi. Sosta poi la Madonna a benedire il Seminario Arcivescovile (all’Ospedale Maggiore in via Garibaldi aveva sostato al mattino) a S. Giuseppe e Ignazio, e alla Parrocchia della Misericordia. Alle 18 è portata da S. Sigismondo la S. Urna della B. Imelde in Duomo, accolta dal Card. Arcivescovo e dal Capitolo Metropolitano, accompagnata da folta schiera della G. F. di A. C. Dopo un vibrato discorso di P. Caruso che saluta la gloriosa e grande piccina, gloria di Bologna, S. E. benedice colla S. Reliquia, che è posta sotto l’Altare Maggiore.
7-8 settembre - La Madonna è portata alle 23 alla Parr. del Suffragio, festosamente accolta da un immenso popolo. Sosta all’andata alla Maddalena per benedire il popolo accorso. S. E. celebra la S. Messa e poi rivolge fervorose parole ai fedeli, e ai piedi della Madonna depone il voto e la preghiera che al Nuovo Congresso Diocesano del 1957 - tornando la celeste missionaria - vi trovi il nuovo bel tempio dedicato a Lei Regina e Madre dei Pargoli, porta del Cielo a Noi e ai nostri cari Morti.
9 settembre - La Ven. Immagine è portata ai quartieri popolari di S. Gemma e di S. Carlo, di via Vezza. Sosta a S. Martino, e poi a S. Egidio. S. E. celebra la S. Messa a S. Gemma e rivolge calde parole alla popolazione, che ha accolto la Madonna in una festa di luci e e di addobbi.
In Metropolitana chiusura delle Sante Missioni. S. E. vi assiste e dopo la predica dei ricordi detta dal P. Masetti, direttore, imparte la Benedizione Eucaristica.
10 settembre - Si porta alla mezzanotte la S. Immagine nelle case di Via Pier Crescenzi. S. E. assiste alla Messa cantata all’aperto da P. Marella, e dopo brevi parole al popolo imparte la benedizione della Madonna. Al mattino, ai Guarini, Convegno dei Sacerdoti Adoratori. Presiede S. E. Mons. De Sanctis. S. E. il Card. Arcivescovo dopo la relazione di P. Genovesi O.P. chiude con parole di esortazione. A mezzodì nella Cappella dell’Arcivescovado celebra la S. Messa il Card. Arcivescovo e poi fa l’esposizione del Ss.mo Sacramento. Si apre il turno di adorazione dai Sacerdoti Adoratori: assiste l’Em.mo Sibilia e alcuni Vescovi presenti già in Bologna.
Alle 16 al Teatro Comunale apertura del Congresso. Sono presenti con l’Em.mo Arcivescovo, l’Em.mo Card. Sibilia, gli Arcivescovi Lercaro di Ravenna; Ferrero tit. di Trebisonda, Ord Min; Guerra tit. di Verissa; Mimmi di Bari; i Vescovi Santa di Rimini; Gili di Cesena; Masimiliani di Modigliana; Rotolo tit. di Nazianzo; Albanesi di Viterbo; De Sanctis di Todi; Massa tit. di Ebron, Prelato di Porto Vecchio (Brasile); Gardini di Bertinoro; Battaglia di Faenza; Focaccia O.M. di Jutze (Cina); Ab. Montevelli.
S. E. Mons. Bolognini porta il saluto e ringraziamento; espone il lavoro fatto nei precedenti Congressi e nella preparazione dell’odierno. Mons. Carretti espone il programma di studio. S. E. Mons. De Sanctis, Vescovo di Todi, Pres. del Com. Naz. del Congr. Euc., con bellissimi rilievi porta il saluto e l’augurio del Comitato Nazionale dei Congr. Euc. e fa vedere che non c’è la morte là dove c’è l’Eucarestia e i Congressi Eucaristici sono la fulgida manifestazione di questa vita. Il Cattolicesimo perciò non è morto. L’adunanza scatta in un significativo applauso, risposta alla stolta affermazione blasfema di un povero apostata dalla fede e dal sacerdozio. S. E. il Card. Arcivescovo chiude con parole di ringraziamento agli artefici tutti di questa manifestazione e illustra le parole del Salmo: - confessio et magnificentia opus eius - l’insegnamento e lo splendore sono nelle opere di Dio e perciò anche nell’opus Dei - i Congressi. Frutto sarà: justitia eius manet in saeculum saeculi (Sal. CX) la giustizia cioè la santificazione nelle anime, nelle famiglie, nella società del rendere a Dio i suoi diritti e i loro diritti ai fratelli. Questo concetto è espresso nel messaggio che si invia al S. Padre - che nelle sue armi gentilizie, come nelle sue opere avvera il motto: Opus justitiae pax! S. E. legge il messaggio che è il seguente: Inaugurandosi Congresso Eucaristico corre pensiero nostro augusto trono vostro umiliando preghiere propositi lavori onde dolorosa apostasia anime deplorata vostra sapiente parola sia sanata Salvatore Divino vivente nell’Ostia Santa docente nel Pontefice Romano. - Card. Nasalli.
Alle 18, dalla Cappella dell’Arcivescovado ove fu esposto dal mezzodì si porta il SS.mo Sacramento alla Metropolitana, dall’Em.mo Arcivescovo con l’assistenza degli Ecc.mi Arcivescovi e Vescovi, di tutto il Clero cittadino, Ordini Religiosi, Associazioni e si canta il Veni Creator. Il Duomo è gremitissimo. Alle 22 P. Masetti tiene il discorso del triduo Eucaristico che continua per tutti i giorni del Congresso con predica alle 7, alle 17,30 e alle 22,30. Alle 23,30 Mons. Malchiodi Arciv. Tit. di Serre, Coad. di Piacenza, predica l’Ora Santa in Metropolitana e S. E. Mons. Ferrero celebra la S. Messa alle ore 0,30.
In tutti i giorni del Congresso gli Em.mi Cardinali, e gli Arcivescovi e Vescovi celebrano in Istituti e Chiese designate nel Programma.
11 settembre - Alle 9 si aprono le sessioni di studio a S. Domenico che sono affollate e interessanti. Relatore Mons. Trambelli (Clero), Bersani dott. Giovanni (Laureati), Dott. Carlo Salizzoni (Uomini), M. G. Gardini (Donne).
Alle 11 il Card. Sibilia pontifica la Messa: assiste l’Em.mo Arcivescovo e quindici Ecc.mi Vescovi. Alle 16 Assemblea Generale.
Alle 16 nel Teatro Comunale l’Em.mo Card. Ruffini, Arcivescovo di Palermo, tiene la lezione o relazione magistrale sulla fraternità nell’Eucarestia tra i viventi e gli espianti. E’ presente l’Em.mo Card. Arcivescovo e oltre gli Ecc.mi già nominati., Mons. Malchiodi Gaetano Vesc. di Cana, Mons. Mensani Arciv. Vesc. di Piacenza, Mons. Malchiodi Umberto Arciv. di Serre coad. di Piacenza, Babini di Comacchio.
Alle 18 Vesperi Pontificali di S. E. Mons. Lercaro, Arciv, di Ravenna.
Alle 21 S. E. Mons. Celso Costantini, Arciv. Tit. di Teodosia e Segretario della S. Congr. di Propaganda di Fede, tiene la Conferenza con proiezioni al Teatro Comunale sul tema l’Eucarestia e il Purgatorio nell’arte illustrando in una rapida rassegna i monumenti che interessano il detto tema: dalle Catacombe ad un bel quadro d’autore Indiano. Sono presenti l’Em.mo Card. Arcivescovo , il Card. Aloisi e il Card. Ruffini e molti Ecc.mi Arciv. e Vescovi. Vi si eseguiscono brani di gregoriano dalla Scuola dei Sacerdoti del S. Cuore sotto la direzione del maestro Giani.
Alla sera predica in Metropolitana l’Ora di Adorazione S. E. Mons. Mimmi e celebra la S. Messa S. E. Gaetano Malchiodi.
12 settembre - Alle 9 Sessioni di studio, Relatori P. Cioli O.C. (Clero) Prof. Sotaiu (Laureati), Prof. Pergolesi (Uomini), M.a. Anna Serra (Donne).
Pontifica l’Em.mo Card. Ruffini assistono agli Em.mi Card. Sibilia, Aloisi, Masella e l’Em.mo Card. Arciv. e 22 Arcivescovi e Vescovi.
Alle 16 l’Em.mo Card. Piazza tiene la sua dotta relazione sulla paternità divina rifulgente nella Eucarestia e nella Comunione dei Santi e il Purgatorio in ispecie. Sono presenti gli Em.mi Ruffini, Aloisi, Mosella e il Card. Arciv., gli Ecc.mi Presuli già indicati con Mons. Margotti, Arciv. di Gorizia, Mons. Ubaldi di Gubbio, Zaffrani di Guastalla, Gilberti di Fidenza, Mons. Budelacci, Vesc. Tit., di Nissa, aus. di Frascati, di Mons. Boiardi, Vesc. di Apuania, giunti stamane.
Alle 21 al Comunale Conferenza di Mons. Salvatore Baldassarri: l’Eucarestia e il Purgatorio nella Storia della Chiesa e nel Concilio di Trento. Sono presenti gli Em.mi Card. Piazza, Ruffini e il Card. Arciv. e molti Vescovi. Un’ottima esecuzione di musica secondo il programma, eseguita dai cori riuniti dei P.P. Francescani, e dei Servi di Maria, sotto la direzione dei P. Patuelli O.F.M.
In Metropolitana Vesperi Pontificali alle 18 di S. E. Mons. Malchiodi, Arciv. Coad. di Piacenza. Alla sera alle 23,30 ora santa predicata da Mons. Margotti, Arciv. di Gorizia, che celebra poi anche la S. Messa.
13 settembre - Alle 9 sessioni di studi,. Relatori Mons. Baroni (Clero), Prof. G. Lani (Laureati), Mons. Baldassarri (Uomini), L. Rondelli (Donne).
In Metropolitana pontificale di S. E. il Card. Benedetto Aloisi Masella con accompagnamento del Messa degli Angeli in gregoriano della G. F. di Azione Cattolica.
Alle 16 al Teatro Comunale conferenza dell’Em.mo Card. Schuster, Arciv. di Milano, che con molta erudizione illustra attraverso la Storia e Archeologia la Sovranità di Gesù Eucaristico fra gli uomini e sui penanti. Segue come nelle altre assemblee generali l’annunzio dei voti espressi nelle Sessioni di studio, e in questa riassume i principali di tutte, annunzio fatto da S. E. Mons. Bolognini. Seguono vibranti parole di conclusione di S. E. Mons. De Sanctis, Vescovo di Todi, infine un caldo discorso del Conte Dalla Torre, Direttore dell’Osservatore Romano illustrante il tema del Congresso con un felice augurio alla resurrezione dell’Italia all’opera di civiltà e di salvezza universale.
Alle 18 Vesperi Pontificali in Metropolitana di Mons. De Bernardi, Vesc. di Pistoia. Alla sera solenne chiusura al Teatro Comunale con la Conferenza dell’Avvocato Angelo Senin, sulla Eucarestia e il Purgatorio e la giustizia sociale, alla luce dei documenti pontifici, specialmente da Leone XIII a Pio XII. Segue l’Em.mo Card. Arciv. che rivolge un saluto e ringraziamento innanzi tutto agli Em.mi Card.: al Card. Sibilia, che qui fra noi rappresenta la perenne giovinezza della Chiesa e del Sacerdozio - al Card. Schuster, che rinverdisce le antiche relazioni di Milano con Bologna - per Sant’Ambrogio e S. Carlo - il primo venuto per la invenzione delle reliquie dei SS. Vitale e Agricola, il secondo amicissimo del nostro grande primo Arcivescovo Gabriele Paleotti; al Card., Piazza, figlio del Carmelo, quindi prediletto figlio della Madonna, che ci è e ci fu auspicio della protezione di Lei, la Quale infatti è stata la Divina animatrice di tutto il nostro lavoro e ci ha condotto e ci conduce al trionfo di Gesù Eucaristico; al Card. Aloisi Masella che oltre l’antica amicizia, ha ragione di essere fra noi, perchè Protettore delle Conferenze Femminili di S. Vincenzo de Paoli, che hanno il loro centro mondiale a Bologna; al Card. Ruffini che rinverdisce altri vincoli cari - quelli tra Palermo e Bologna, che due secoli fa scambiate fra i due capitoli cattedrali le reliquie di S. Rosalia e di S. Caterina de’ Vigri, nel liturgico culto annualmente si ritrovano insieme nella preghiera. Ringrazia gli Ecc.mi fratelli dell’Episcopato, che, con l’intenso lavoro oltre che con la loro presenza, hanno portato frutto e lustro alle nostre assise eucaristiche. fra essi un accenno speciale vuole rivolto a Mons. De Sanctis Vesc. di Todi, Pres. del Com. Naz. per i Congressi Eucaristici e lo ringrazia del suo alto e lusinghiero giudizio sul nostro Congresso diocesano che lo volle dire quasi nazionale più che diocesano. S. E. il Card. Arciv. risponde che sarà un preludio di quello nazionale che augura possa tenersi presto - in giorni migliori - ma avverte sia ciò in una città sorella, avendo Bologna avuto già il Nono indimenticabile e ha sperimentato con letizia sì ma non disconoscendo il grave compito che cosa importi la preparazione di un congresso. Un altro speciale accenno rivolge a Mons. Arciv. Ord. Militare, perchè qui Egli ci ricorda i nostri cari soldati, ai quali vada il pensiero più affettuoso, come sempre nei tempi gloriosi, ora anche più doveroso perchè più degni di affetto nelle ore della sventura.
Ricorda fra tutti, gli artefici di questa lunga preparazione e di questa esecuzione splendida: S. E. Mons. Vesc. Ausiliare, i buoni relatori, tutti del Clero e del Laicato e più che mai, dice, vada il nostro grazie cordiale a quelli che hanno lavorato in un silenzioso intensissimo lavoro, tanto più meritorio quanto più oscuro, ma che noi, afferma, seguimmo passo per passo ben da vicino, con ammirazione vivissima per la saggezza e il sacrificio. Grazie a tutti del Clero e del popolo perchè "voi mi avete fatto un dono prezioso, di cui serberò perenne memoria riconoscente, avendo voi così luminosamente scoperto il vero volto di Bologna, che è molto diverso da quello pensato da altri ed altrove!". Domani un altro inno di grazie - il Te Deum - si innalzerà sotto le volte di S. Petronio per le vie della città e sugli avelli dei nostri morti e sarà portato al Trono di Dio dalla Celeste Madre, dai nostri santi, dalle anime care le quali domani forse in folte schiere entreranno nell’eterna gioia del cielo!
La magnifica adunata è rallegrata da un coro di musica eseguito dal Coro Polifonico di Santa Barbara delle Montagna Pistoiesi (duecento voci) diretto dal M.° Giani, delle Officine del dottor Orlando di Pistoia. Esecuzione perfetta e attraentissima, salutata da applausi ad ogni pezzo di musica. Si chiude col Credo della Messa di Papa Marcello di Palestrina. S. E. rivolge un vivo grazie alle simpatiche schiere di lavoratori, che associano dice e rappresentano tre belle cose anche nella vita - lavoro, arte, armonia - e al loro ottimo Maestro.
Da S. Pietro a mezzanotte è portata la Ven. Immagine della Madonna di S. Luca in Piazza Maggiore. S. E. Mons. Ferrero, Arciv. di Trebisonda, Ordinario Militare con fervidissimo discorso saluta la Madonna "che scende buona ai suoi figli nella notte quieta e li prepara, quasi affacciandosi alle loro stanze, per la "giornata di Gesù" e ai fedeli nella quiete della notte accorsi (oltre 100.000 persone raccolte e devote). S. E. domanda che alla loro Madonna aprano tutti i loro cuori, e all’Em.mo la benedizione. S. E. il Cardinale risponde con la implorazione alla Madonna per i tre doni: a) conservare in tutti la grazia di Dio; b) conservare e moltiplicare i frutti di queste sante giornate da Lei preparati; c) risplenda amore, giustizia, pace ridonate con pienezza a Bologna, all’Italia e al mondo. S. E. benedice poi l’immenso popolo in un devoto silenzio, commovente fino alle lacrime.
14 settembre - Si ritorna in S. Pietro. S. E. celebra la S. Messa, distribuendo moltissime sante Comunioni. Più tardi, alle 2, è portata la Madonna alla Certosa da un bel gruppo di sacerdoti e fedeli con a capo, come sempre, il Presidente dell’Amm. di San Luca Mons. Dallacasa e il pro Vicario Can. Magnifico. Nella Archidiocesi, nei centri principali, gli Arcivescovi e i Vescovi si irradiavano di buon mattino a celebrare il Divin Sacrificio e a parlare ai fedeli, unendo così tutti al centro del trionfo Eucaristico. S. E. il Card. Piazza alle 8,30 celebra la S. Messa della G.F. di A. C. Alle 10,30 muove dalla Metropolitana il corteo degli E.mi, dei Vescovi scesi dall’Arcivescovado, del Clero con a capo il celebrante Card. Arcivescovo di Milano e si dirige per la Piazza Maggiore. S. E. il Card. Piazza al Vangelo tiene una bella Omelia, diffusa per radio e al Credo tutti i Cardinali e Vescovi presenti (trentadue) firmano sull’altare un indirizzo di devozione al Santo Padre, che è stato poi inviato al S. Padre per mano del Card. Aloisi Maselli, affidatogli dal nostro Cardinale Arcivescovo.
Sono giunti stamane l’Arciv. di Ferrara Mons. Bovelli e l’Arciv. di Modena Mons. Boccoleri.
Alle 15 dopo il Vespero s’inizia la solenne processione; alle 16 S. E. il Card. di Milano imparte dalla scalea di S. Petronio la benedizione Eucaristica e riparte per la sua Archidiocesi. Rientrano gli E.mi e seguono mons. Lercaro, Arciv. di Ravenna che benedice gli infermi e gli Em.mi Cardinali con Lui. Alle 17 si esce nella piazza e si va per via U. Bassi, via S. Felice, via Emilia, Via Podgora, via Tolmino alla Certosa. Il Card. Sibilia benedice all’altare di Piazza Malpighi; il Card., Piazza all’Altare di Porta S. Felice; il Card. Aloisi Masella all’Altare del Piazzale di Via Tolmino: il Card. Ruffini all’Altare del Crocefisso; il Card Arcivescovo nel grande cortile della Certosa dopo una bella invocazione di S. E. Mons. De Sanctis. I Vescovi presenti alla Processione sono trenta; inoltre l’Abate dei Can. Lateranensi
Il percorso della processione è di circa tre Km. Sono presenti i parroci urbani, 28 dei parroci dell’Archidiocesi, le rappresentanze dei capitoli cattedrali di Imola e di Faenza, dei Collegi dei Parroci urbani dell’una e dell’altra Diocesi suffragate, e rappresentanze di tutto il comitato di organizzazione delle Diocesi della Regione Emiliana e Faminia e le Compagnie del SS.mo Sacramento in numero di 77; i Parroci urbani: ventiquattro; i foresi oltre ottanta e tutte le famiglie religiose della città e Diocesi. S. E. indirizza subito al Santo Padre un devoto messaggio.
Il Lunedì 15 S. E. il Card. Arcivescovo pontifica la Santa Messa funebre per indulto apostolico con rescritto della S. C. dei Riti (ricorrendo la commemorazione dell’Addolorata) alla Certosa per tutti i Sacerdoti defunti del periodo bellico e i zelatori del C. E. poi si reca nella Cappella dei Sacerdoti e scopre e benedice la lapide che reca questa iscrizione:

AI SACERDOTI - CHE NEL CONFLITTO DI POPOLI E DI CLASSI - CADDERO VITTIME INNOCENTI - DELL’ODIO UMANO - I CONFRATELLI PARROCI UNITAMENTE AI FEDELI - POSERO QUESTA PIA MEMORIA - RACCOGLIENDO LA VOCE CHE RISUONA - DALLE LORO TOMBE DI- SPERSE E SCONOSCIUTE - E AMMONISCE COL SANGUE - CHE PUR MORENDO GLI UOMINI - DIO NON MUORE.

Dopo brevi parole del Priore del Clero urbano don Anselmo Schiassi, S. E. rivolge le sue, affettuose e paterne, e invoca "che i cari morti facciano perenni e copiosi i frutti del Congresso" e aggiunge "il loro sangue, il loro sacrificio, come quello dei primi Cristiani, martiri, sia seme di sante vocazioni sacerdotali!". Sono presenti S. E. Mons. Ferrero. S. E. Mons. Focaccia, S. E. Mons. Bolognini, il P. Abate Montebelli. Alla sera S. E. assiste alla Benedizione Eucaristica impartita dal P. Abate Montebelli.
Il Martedì 16 pontifica la Messa S. E. Mons. Ferrero per tutti i soldati morti nel periodo bellico. S. E. prima dell’assoluzione dice bellissime parole commemorative "auspicando dal sacrificio di quei nostri cari valorosi fratelli e figli fortune spirituali e materiali all’Italia nostra". Sono presenti come ieri i Presuli e tutte le autorità. S. E. nel pomeriggio assiste alla benedizione Eucaristica impartita da S. E. Mons. Focaccia O.F.M., Vescovo di Jutze in Cina.
Il mercoledì 17 pontifica la Messa S. E. Mons. Vescovo Ausiliare per tutti i morti. Nel pomeriggio dopo la Benedizione Eucaristica impartita da Mons. Vicario Generale, dalla Cappella si porta la Cara Immagine della Madonna sul piazzale. S. E. Mons. Ferrero rivolge un infuocato discorso alla moltitudine commovendo tutti i presenti: partenza dolorosa, dice, ma insieme confortante come quella Assunzione in cielo. Dal Colle della Guardia la Madonna veglierà come buona mamma su Bologna perchè conservi il frutto del trionfo Eucaristico da Lei stessa ora per ora preparato. Dopo la benedizione dalla Cappella Centrale del Crocefisso nella Certosa si porta nel Camposanto e la Madonna benedice a tutti i suoi figli trapassati. In lungo e devoto corteo si procede poi al Meloncello, e dall’alto della loggia dell’arco centrale S. E. il Card. Arcivescovo benedice la folla che si accalca lungo la via Saragozza a perdita d’occhio.
Giovedì 18 alle 9 S. E. il Card. Arcivescovo celebra a S. Luca la Messa e poi portatosi innanzi alla santa Icona, intona il Te Deum, e al Salvum fac rivolge ardenti parole di supplica alla Madonna, che poi riassume nella introduzione della notificazione, che in quella stessa mattina in breve ora scrive dal Santuario stesso e indirizza al Clero e al Popolo della Città e dell’Archidiocesi e che dovrà essere letta in tutte le Chiese e che qui riproduciamo a conclusione del diario di queste indimenticabili giornate di gioie e di benedizioni nelle quali ha sfolgorato l’amore di Gesù per noi e il potentissimo aiuto di Maria e della anime benedette del Purgatorio e, diciamolo pure, anche tutto l’animo di Bologna nostra. Quanta gratitudine dobbiamo ad esse e a tutti gli artefici, cari strumenti del Signore, che hanno scritto una bella pagina, di questa, che davvero chiamiamo con santa gioia e santo orgoglio città del Sacramento e città di Maria.

Al Santo Padre è stato inviato il seguente telegramma;

Sommo Pontefice - Città del Vaticano - Presenti sei Eminentissimi Cardinali, trentadue Vescovi, folta schiera Sacerdoti, popolo stragrande, chiusosi Congresso Eucaristico, rivolgiamo caldi ringraziamenti Vostra augusta partecipazione benedicente animatrice, ardentemente preghiamo Vostra paterna azione beneficio travagliata Società moderna sia felicemente coronata.

A questo dispaccio il Santo Padre si degnava di fare rispondere in questi termini:

Eminentissimo Card. Nasalli Rocca Arcivescovo di Bologna - Felice successo Congresso Eucaristico est vivo conforto Sua Santità nelle presenti trepide amarezze et nuovo motivo fiducia divina misericordia. Grato a Dio, Augusto Pontefice esprime suo compiacimento Vostra Eminenza et Bologna cattolica mentre rinnova a tutti Sua Paterna benedizione.
Montini, Sostituto

Come è detto nella cronaca del solenne Pontificale di domenica mattina in S. Petronio, durante il canto del Credo gli Eminentissimi Cardinali, gli Ecc.mi Arcivescovi e Vescovi hanno sottoscritto sull’Altare un indirizzo latino al S. Padre di affermazione, di attaccamento al Vicario di Cristo e di unità dell’Episcopato all’infallibile Magistero di Santa Madre Chiesa. Eccolo nel testo latino:

Beatissime Pater,

Nos Bononiae collecti ad coetum Eucharisticum Diocesanum alterum in memoriam solemnis illius "ex Italia universa" anno MCMXXVII celebrati, praeside Pontificis Pii XI felic. reg. Legato S.R.E. Cardinali Pio Thoma Boggiani O.P., ad Te, Beatissime Pater, mens, cor amnium erigitur quia Jesus Christus in Eucharistia abscondirus, visibiliter praesens, vivens docensque in Te Magister adest vocatque nos ad verba vitae quae Tu solus habes.
Regem, Patrem, Fratem, Eum diximus, subditos fideles, amantissimos filios, fidentesque fratres esse Eius decernimus. Insuper Ipsum in animas quas praesertim horrendum bellum hac vita abripuit quasque expectantes beatitatem sempiternam credimus patrem benignissimum, sollicitum fratrem, regemque misericordem invocamus.
Tu, Beatissime Pater, nobis, votis voluntatibusque nostris, universisque ad coetum adductis sacerdotibus fidelibusque "corona gaudiumque nostrum" aspice, rorenque tuae benedictionis infunde, ut fiores appareant in terris nostris, fructus honoris christiani nominis honestatisque morum.
Sic enim rutilanz erit in mundo je adimpletum omen tuis armis insculptum "pax et justitia".

Ne diamo la traduzione italiana:

Beatissimo Padre,

Raccolti a Bologna per il Secondo Congresso Eucaristico Diocesano in memoria del solenne Congresso Nazionale del 1927 sotto la presidenza del Legato Pontificio il signor Cardinale Pio Tommaso Boggiani O.P. eleviamo a Te, Beatissimo Padre, le Nostre menti ed i Nostri cuori, perchè Gesù Cristo, nascosto nell’Eucarestia, e docente per mezzo Tuo, ci è presente e qual maestro ci chiama alle parole di vita, che a Te solo sono state affidate. L’abbiamo acclamato Sovrano, Padre, Fratello: abbiamo promesso di esserGli sudditi fedeli, figli amantissimi e fratelli fidenti.
Inoltre Lo invochiamo Padre benignissimo, fratello sollecito e sovrano di misericordia, particolamrente verso quelli che l’orrenda guerra strappò alla vita e che crediamo nell’aspettative della beatitudine eterna.
Beatissimo Padre, riguarda a Noi, ai nostri voti e propositi, a tutti i Sacerdoti e fedeli presenti "Nostra corona a Nostro gaudio" al Cognresso, e fa discendere la Tua Benedizione, affinchè tra noi appaiano fiori e frutti di onore per il nome cristiano e di onestà di costumi.
Così l’augurio, racchiuso nel Tuo stemma, Pace e Giustizia, risplenderà nel mondo come un fatto compiuto.

Il S. Padre si è degnato rispondere nel modo seguente:

Em.me ae Rev.me Domine,

Grato et obsequenti studio in Augustum Pontificem permoti, Tu ceterique Eminentissimi viri Cardinales et sacrorum Antistites, Bononiae ad Diocesanum Eucaristicum Conventum congregati, nomine quoque innumerae christifidelium adstantium turbae, litteras Beatissimo Patri dedistis, quae Ipsius animum gaudio impleverunt.
Sanctitas Sua gratias de impenso obsequio vobis reddit plurimas et quo satius vos adamat, eos vos magis de re catholica optime mereri omnino discupit.
Facite igitur ut prout tempus ex opportunitate postulat, novo concepto ex Eucharisticis sollemnibus fervore, pro Evangelii sanctissimis causis agatis et depugnetis, voce et exempeo greges curae vetrae commissos cohortantes, ut ore, more et amore quod fide profitentur probe tueantur et actuose perficiant.
Quod uf feliciter contingat, Christi Vicarius vobis et singulis dioecesibus, quibus praeestis, divinorum munerum auspicem Apostolicam Benedictionem amantissime impertit.
Sacram Purpuram Tuam Ihumillime desculatus summa qua par est observantia me profiteor.

Eminentiae Tuae
addictissimum et deditissimum
J. B. Montini, Subst.


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