Cronache e informazioni - 6

INAUGURATO AL SANTUARIO DELLA MADONNA DEL BORGO UN SACELLO A RICORDO DEI SACERDOTI TRAGICAMENTE PERITI

L’Olocausto d’amore fraterno, il sacrificio supremo della vita dei venticinque sacerdoti bolognesi caduti nell’ultima guerra, è stato ricordato, il 17 Novembre 1966, con una suggestiva, commossa cerimonia svoltasi nel Santuario della B. V. del Soccorso, ove il Cardinale Arcivescovo, dopo la Messa di suffragio, ha benedetto ed inaugurato il sacello dedicato ai caduti.
Alla cerimonia, che è stata organizzata dalla Congregazione dei parroci urbani di Bologna, in occasione del ventennio delle Resistenza, hanno presenziato i parroci della città, in mozzetta viola e stola nera, Mons. Baroli arcidiacono della Metropolitana di San Pietro, Mons. Melloni, il Canonico prof. Raule, progettista del sacello, oltre a molti fedeli ed i congiunti dei sacerdoti caduti.
Il Cardinale Arcivescovo, accolto al suo arrivo dal parroco del Santuario, Canonico Andrea Biavati, ha celebrato la Messa assistito dal priore dei parroci urbani di Bologna, Mons. Alfonso Bonetti, e dal parroco di Borgo Panigale, Canonico Paolino Pallotti.
Al Vangelo il Card. Arcivescovo rievocava così il sacrificio dei 25 sacerdoti.
Il mistero del Cristo è mistero di passione, di morte, di sepoltura, ma è anche mistero di resurrezione, mistero pasquale, mistero di glorificazione. Di questo mistero sono partecipi e in esso sono uniti tutti i cristiani (ed i sacerdoti in ispecie), che in questo mistero entrano al momento del Battesimo e, se vivono per il Cristo, secondo i suoi insegnamenti, soffrendo con Lui, e con Lui, al di là della morte, risorgeranno e saranno glorificati.
Dal momento del Battesimo, Cristo vive in ogni cristiano, e la vitalità divina ed eterna della grazia cresce in noi di giorno in giorno: in questa traiettoria della vita cristiana, la morte non è più che una tappa; come una tappa è il seme che viene gettato nel solco, che cresce nell’umidore della terra e si sviluppa e si espande e si moltiplica nello splendore rigoglioso delle spighe.
Questo lievitare di Grazia è di tutti i battezzati, ma particolarmente dei sacerdoti, poichè il mistero pasquale passa ogni giorno per le loro mani tremanti, sull’altare, poichè il mistero di vita eterna dell’Agnello immolatosi per amore dei fratelli, dell’Agnello vittorioso, che - come l’agnello dell’Apocalisse - tiene in mano tutti i destini del mondo, si rinnova ogni giorno nelle mani dei ministri di Dio: "Chi mangia di questo pane, chi beve di questo sangue non morrà in eterno".
Silenziosamente, tragicamente, cruentemente - ha proseguito il Cardinale Arcivescovo - i sacerdoti che noi oggi commemoriamo si sono offerti per la salvezza dei fratelli. E come martiri sono tutti coloro che hanno seguito il Cristo più da vicino nel mistero della morte e della passione, così il sacerdote, nel suo ministero continuo e nella sua dedizione alle pecorelle di Dio, che può giungere sino al sacrificio di se stesso, si accosta in qualche modo al martire e partecipa in maniera quanto mai vivida ed anche esteriormente segnata, al mistero di morte, e passione e di resurrezione di Cristo.
Sull’altare del Santuario della B. V. del Soccorso si è celebrato insieme il sacrificio di Cristo, quello dei venticinque sacerdoti caduti e si sono presentate a Dio le offerte dei fedeli.
Al termine della Messa, S. E. il Cardinale, preceduto dai parroci, si è recato al sacello, ove ha impartito la benedizione, soffermandosi commosso davanti alla lapide che ricorda le venticinque vittime: Dogali D. Busi, Luigi Mons. Balestrazzi, Medardo D. Barbieri, Ferdinando D. Casagrande, Tarcisio P. Collina, Elia P. Comini, Martino P. Capelli, Mauro D. Fornasari, Giovanni D. Fornasini, Arturo Can. Giovannini, Ilario D. Lazzeroni, Giuseppe D. Lodi, Ubaldo D. Marchioni, Ildebrando D. Mezzetti, Mario D. Ruggeri, Corrado Can. Bortolini, Raffaele Can. Bortolini, Enrico Can. Donati, Achille D. Filippi, Domenico D. Gianni, Aggeo D. Montanari, Alfonso D. Reggiani, Eligio D. Scanabissi, Giuseppe Can. Tarozzi, Giuseppe D. Rasori.

Cronache e informazioni
1   2   3   4   5   6   7   8   9   10   11   12   13   14   15   16