Mezzo secolo è trascorso dalle tragiche vicende che coinvolsero migliaia di inermi - uomini, donne, bambini - di borghi e paesi al di qua e al di là della linea gotica: sullo sfondo tenebroso delle forze del male si videro incomparabili eroismi da parte di sacerdoti e laici nel quotidiano esercizio di una carità senza limiti.
E’ giusto e doveroso rievocare gli eventi per captare e trasmettere i segnali che emergono dalle lacrime e dal sangue di tante vittime innocenti. Rimeditando il passato torneremo ad abitare il presente con più umanità e realismo, gettando le basi di un futuro più giusto, onesto e fraterno, oltre il guado della transizione epocale.
Nel cammino del tempo, che dimensiona gli uomini e le cose, risalta sempre più in quel drammatico crocevia della storia la presenza della comunità di fede, dovunque fossero in gioco i valori fondamentali della umanità, vissuti e testimoniati alla luce del Vangelo.
L’umile popolo di Dio, guidato e sorretto dai suoi pastori, fu protagonista di quel moto di resistenza che è anzitutto un atteggiamento morale, una rivolta interiore contro ogni prevaricazione, ogni violenza eretta a sistema, ogni sopruso, ogni ingiustizia, ogni ricatto; sfida dell’amore all’odio, della fede alla disperazione, della vita alla morte.
In quel grande anelito di giustizia e di libertà che mobilitò in un clima eroico di solidarietà fraterna tutte le forze della gente emiliano-romagnola, i ministri di Dio condivisero il travaglio comune, pagando non di rado con la vita la fedeltà alla loro missione.
Con la consapevolezza del debito contratto verso le generazioni che vissero e morirono nelle roventi stagioni dell’estate-autunno 1944, le nostre Diocesi promuovono un Convegno itinerante sui luoghi più emblematici di un’area memoriale che abbraccia tutta l’Emilia-Romagna.
Ecco alcune tappe di questo itinerario:
Domenica 17 Luglio 1994
Ore 9,30: A Crespino (Marradi, Provincia di Firenze e Diocesi di Faenza-Modigliana) nella Valle del Lamone.
Celebrazione nel 50° Anniversario con la partecipazione del Card. Silvano Piovanelli, Arcivescovo di Firenze insieme a Mons. Francesco Tarcisio Bertozzi, Vescovo di Faenza-Modigliana.
Il 17 Luglio 1944 furono soppressi 44 civili con il Parroco Don Fortunato Trioschi.
Martedì 19 Luglio 1994
Ore 10,30: Seminario di Bedonia (Provincia di Parma e Diocesi di Piacenza): Relazione e testimonianze.
Ore 17,00: Strela di Compiano: Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo di Piacenza Mons. Antonio Mazza e dal Vescovo di Parma Mons. Benito Cocchi, e dai Vescovi delle Diocesi confinanti: Fidenza, Pontremoli, La Spezia, Chiavari.
Ore 21,00: Strela: Fiaccolata commemorativa.
Il seminario di Bedonia divenne una centrale della carità, ospitando feriti di ogni parte e ostaggi strappati a una sorte crudele. Non lontano, a Strela di Compiano, si ebbero episodi cruenti, in cui venne ucciso anche il Parroco Don Alessandro Sozzi. Nell’Alta Valle del Taro si registrano oltre 200 vittime, compresi 4 sacerdoti e il chierico teologo Italo Subacchi.
Domenica 24 Luglio 1994
Ore 9,00: Passo del Carnaio (Diocesi di Cesena-Sarsina): S. Messa concelebrata, presieduta da Mons. Esterino Garavaglia Vescovo di Cesena-Sarsina in memoria dell’eccidio ivi avvenuto il 25 Luglio 1944 in cui furono fucilati 26 civili. Altri eccidi di laici e sacerdoti vennero consumati nella Diocesi di Sarsina (a Tavolicci) e nel Montefeltro.
Domenica 7 Agosto 1994
Ore 11,00: Sull’aia dell’eccidio di Cervarolo (Civago, Provincia e Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla) S. Messa presieduta da Mons. Paolo Gibertini, Vescovo di Reggio Emilia-Guastalla.
Il 24 marzo 1944 si consumò la strage di 24 vittime innocenti, fra cui il Parroco Don Giovanni Battista Pigozzi, con il solito rituale nazista di crudeltà, incendi, distruzioni. Non distante da Cervarolo era sorta la Casa della Carità di Fontanaluccia, con l’ospedale di emergenza diretto da Pasquale Marconi, figura straordinaria per l’audacia dei suoi interventi a favore di feriti, di ebrei, di condannati a morte.
Nella stessa zona montana, Monchio (Arcidiocesi di Modena) il 18.3.1944 fu teatro di uno degli episodi più raccapriccianti con il massacri di 136 inermi.
Domenica 11 Settembre 1994
Ore 16,00: Monte Sole (Marzabotto, Arcidiocesi di Bologna): Celebrazione Eucaristica presieduta dal Card. Giacomo Biffi Arcivescovo di Bologna.
Si ricordano le centinaia di vittime della fine di settembre 1944 in quelle comunità con i loro tre Parroci.
A S. Maria Assunta di Casaglia il Parroco Don Ubaldo Marchioni fu ucciso sulla predella dell’altare; nel cimitero di Casaglia furono uccise 67 persone; nell’oratorio di Cerpiano furono massacrate 44 persone tra cui 12 bambini dell’Asilo; e molti altri in varie località di Monte Sole.
Domenica 25 Settembre 1994
(Orario da stabilire): Sassaleone (Casal Fiumanese, Diocesi di Imola). Celebrazione religiosa in memoria dell’eccidio ivi avvenuto. La mattina del 24 settembre 1944 furono massacrate 40 persone, fra cui il Parroco Don Settimo Patuelli. Il paese fu dato alle fiamme.
Sabato 1 Ottobre 1994
Ore 10,00: Botte di Salvaro (Marzabotto, Arcidiocesi di Bologna): S. Messa presieduta da Mons. Claudio Stagni, Vescovo Ausiliare di Bologna. Verranno ricordate le 45 vittime fra cui P. Martino Capelli, Dehoniano, e Don Elia Comini, Salesiano.
Sul far della sera: Veglia sul fiume Reno, nei pressi della Botte di Salvaro.
Bologna, 2 Luglio 1994