La sera del 24 luglio 1922 verso le 21.30 si sviluppò, per cause ignote, un incendio nel fienile del fabbricato del fondo Gazzo di questo benefizio parrocchiale: il fabbricato, vecchia costruzione, ridotta in condizione pietose dalle ingiurie del tempo, andò completamente distrutto, compresa l’abitazione, mancando la divisoria fra questa e il fienile. Fortunatamente non si ebbero a lamentare disgrazie di persone, nè perdite di animali. Il fabbricato era assicurato presso la Riunione Adriatica di Sicurtà per £. 20 mila, e nella visita peritale venne convenuto il risarcimento di £. 10240. Procedutosi col 28 agosto alla ricostruzione del fabbricato tal quale era nelle dimensioni, ma più alto, il parroco incontrò una spesa di £. 17936.35.
La notte dal 23 al 24 agosto 1922, verso le due, ignoti fecero una visita alla nostra chiesa: forzata la porticina del campanile, rubarono i vasetti del battistero (che erano d’argento); la cassetta di legno (del sec. XV) in cui era racchiusa (di rozza fattura, ma interessante per la sua vetustà), coi 3 orciuoli di stagno, la veste candida, che venne poi trovata nei pressi della chiesa. Tentarono di aprire la cassetta delle elemosine, di una delle quali asportarono il lucchetto; e avevano incominciato a lavorare intorno al ciborio, ma furono fortunatamente disturbati nell’opera sacrilega dall’affittuario del fondo Gazzo, che dormiva in canonica (essendo in costruzione l’abitazione di esso), il quale si alzò appunto in quell’ora e avvertì qualcosa di anormale, come di gente che fuggiva tra le piantagioni del fondo Chiesa. Il danno reale patito fu di circa £. 250.
Dal 31 dicembre 1922 al 7 gennaio 1923 si sono tenute le sante missioni al popolo dal padre Nicola Risi S.J. Era stato ufficiato a ciò un altro padre alla stessa Compagnia, che però è mancato per indisposizione sopravvenuta, per cui ha dovuto intervenire un altro sacerdote (don Gaetano Balboni,cappellano di Decima) in luogo suo. Il concorso dei fedeli è stato consolante, specialmente ai catechismi a dialogo; così pure soddisfacente la frequenza alla SS. Comunione: è stata però lamentata la esiguità dell’elemento maschile: gli uomini si son fatti desiderare, forse perchè buona parte intenti ai lavori di potatura, essendo stata ottima la stagione. In complesso le SS. Comunioni sono state circa 500, numero finora mai raggiunto durante i ss. esercizi di ogni anno; ma per le ss. missioni sono state veramente poche! L’ultimo giorno si benedì la croce-ricordo delle ss. missioni alla porta maggiore della chiesa.